Ferrara, 02 giugno 2020
“Cloister” ricominciare dall’arte
“Nomen Omen” dicevano i latini “nel nome il proprio destino”. Da questo punto fermo riparte Cloister Galleria d’Arte, il cui percorso si lega concettualmente a quello del claustrum latino che rappresentava nell’architettura delle prime abbazie, il cortile intorno al quale si disponevano tutti gli altri elementi costitutivi.
Con un’ideale passaggio temporale, l’edificio in cui sono ospitati i locali di Cloister, ricordano un chiostro intorno al quale si sviluppa l’attività della Galleria, ma sono anche la parafrasi della centralità dell’arte nella Ferrara del Castello Estense, Palazzo dei Diamanti e della Romanica Cattedrale, da cui ripartire con un progetto che ha avuto modo di ripensare se stesso in una chiave tutta nuova e che, nelle intenzioni dei suoi ideatori, rappresenta oggi “uno spazio in grado di deformarsi per permettere ai fruitori di vivere un’esperienza immersiva dai contorni indefiniti nell’arte moderna”.
“…..Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso” diceva Nelson Mandela, ed è nella determinazione di Alessandro Davì e del suo eterogeneo team di lavoro che si trova la nuova vita della Galleria, che costituisce un simbolico luogo di rinascita di Ferrara in una zona centrale incastonata tra i suoi monumenti più importanti.
“….restituire un pezzo di città alla fruizione della collettività” così Simona Milanesi il Presidente dell’Associazione che gestirà le attività della Galleria insieme a Paolo Pallara Vice Presidente, a Elisabetta Brandi che si occuperà delle Pubbliche Relazioni e ad Erika Grandi Segretario Tesoriere.
“…..Cloister vuole essere uno spazio alternativo nel panorama delle Gallerie d’arte concentrando la sua attenzione alla scultura contemporanea…” nelle parole di Alessandro Davì la mission dell’Associazione che riparte con questo obiettivo e rinnovato entusiasmo da Sergio Zanni. “….E’ importante per Cloister ripartire da un artista come Sergio…”, afferma sempre Alessandro Davì. Zanni maestro della terra creta che ha un rapporto molto intenso con Ferrara, ideale punto di osservazione della realtà che lo circonda.
Giancarlo Simonelli